Gulliver era un gigante
grande e potente;
cambio’ universo ed era piccolo 
e senza speranza.
Era Dio
e divento’ schiavo;
era padrone 
e divento’ cane bastonato.
Ogni mattina,
a seconda del piede 
con cui scendo dal letto,
come Gulliver mi catapulto
in un differente universo.
Questo primo, basilare gesto
orienta la mia giornata
verso il successo
o la distruzione,
verso l’amore 
o il fallimento.
Come Gulliver ogni mattina,
posso nascere regina
o spazzina,
guerrigliera
O madre affettuosa.
Ogni mattina 
mi sento una piccola Gulliver,
potente o disarmata,
enorme o minuscola,
principessa onorata
o sguattera afflitta dalla vita.
Ogni mattina,
rivolto le tasche della mia esistenza,
osservo quell che mi aspetta
e sorrido,
cosciente che ogni vicissitudine
mi servira’ ad essere,
il giorno dopo,
una Gulliver migliore.
 
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