Friday 22 July 2011

C'e' altro da dire???






VORREI VIVERE SOLA,


DENTRO ME STESSA




pic from the web

schegge di vetro


Che mi culli
che mi culli,
che mi culli il vento la nuca.
Che mi scuota l'anima,
che mi ci appoggi lievemente
schegge di vetro.
Che esse si dissemino piano,
acutizzando il mio sentire.
Sono stufa di essere morta.







pic from the web

moly..moly...moly...


Perché non m'avvisarono quella sera?

Avrei anch'io bevuto
un'infusione di moly,

e come Ulisse sfuggì agli incantesimi di Circe,

così io sarei sfuggita ai tuoi

e non vivrei ora

quest'angoscia atavica.

Thursday 21 July 2011

spento

Stamattina pioveva e pioveva e pioveva.... E' tutto luglio che piove a Londra.
Eppure non mi dispiace.
E' come se questa pioggia incessante
andasse di pari passo con la mia melancolia.
Ogni goccia che bagna la mia fronte
accompagna il pianto che ho dentro. Questo lamento senza tregua.


E' come se gli Dei ribadissero in ogni istante che la Terra non è il mio posto,
non è qui che dovrei stare.
Non è necessario che appaia il sole a distrarmi da me stessa,
a darmi un barlume di speranza.


Il mio mondo interiore è opaco.
Si sposa con il grigiore del cielo,
l'unico che, ancora una volta, è rimasto al mio fianco.
Mentre tu, silenzioso, ti allontani...



pic: the Regent Canal under the rain, King's cross.

Wednesday 20 July 2011

FUORIBORDO



STAMATTINA



MI SVEGLIAI
SENZA NESSUNA


VOGLIA


DI FARE PARTE
DI QUESTA
TERRA

"C'è una voce che bussa alla porta un rumore di passi lontano
C'è chi cerca di scacciare quei sogni come mosche levando una mano;
C'è chi nasconde la faccia tra le piaghe tumide del ricordo
Chi sul fondo del fondo si schiaccia per scivolare in acque più scure"

Fuoribordo."

da "Fuoribordo" di Gianny Symbolo ed i Geni del picco e pala

umani 2




L'ESSERE UMANO
E'



UNA MALATTIA
CHE




DISPREZZO



"non ci servono ideologie,
il male lo riconosciamo negli occhi di chi ha già scordato
che siamo soltanto pidocchi.
pidocchi attaccati alla terra,
pidocchi coi calli alle mani"


GIROMINI REDELNOIR "postmodernismo"








MALESSERE CICLICO




Mi sento sterile.

E la realtà

mi fa di nuovo un male cane.

Sono ipersensibile

e super-impermeabile.

Non sono capace di fare mie le esperienze,

metabolizzarle

affinché m'insegnino.

Benché mi scivoli addosso,

la realtà mi ferisce,

gli avvenimenti mi tagliano,

mi riempiono della loro gravità.

Mi massacrano.

Non ho la forza di reagire

e mi lascio trasportare da questa marea inutile.

Vado a rilento;

quando è un vantaggio

e quando è una stronzata

perché rallenta l'entusiasmo,

perché perdi opportunità,

perché la vita scorre e ti senti perduta,

perché la gente cambia,

tu la ami

e poi non più,

succhi le persone

loro ti succhiano a te

e poi vi sputate a vicenda.

Non so perché questa circolare inquietudine,

ciclico malessere che ogni volta sordido torna in me.

Si ripresenta alla mia porta,

bussa dapprima lieve,

poi con fervore se faccio finta di non udire.

Ed entra in me.

S'accomoda,

rosicchia il mio ottimismo,

fa piazza pulita della mia serenità.

Una strage.

FOBIAS





ORA
CHE
SO
CHE
ESISTI,


HO PAURA DI MORIRE....

dumb...bomb...


vorrei essere muta
per non poter dire a nessuno ciò che sento.


perché se ai pensieri non dai voce
rimangono dentro te
per sempre.





pic.me

Tuesday 19 July 2011

cuantas veces

Sólo es cuestión de voluntad,

he aprendido.

Lo he aprendido

en los largos días de lluvia inglesa,

en el metro hacia el trabajo,

en casa.

He dado de hocicos

una y dos y tres

y mil veces.

He lamido mis heridas

para que se cicatrizaran

y he escupido la sangre

con la esperanza de contagiar

la repugnancia que me rodea,

para que se deshiciese,

se devastase.

Y he hablado,

cuanto he hablado,

a menudo he esputado palabras vacías.

Cuanto dolor,

amargura,

melancolía.

Cuantas veces tú en mis labios,

cuantas veces te he vomitado,

he invadido mis interlocutores

con tu hedor.

Tú, que apestas,

tú que me has lacerado,

desamparado,

que me has

metodicamente

matado adentro.

Cuantas veces,

inerme,

he vuelto a ti.

Monday 18 July 2011

UCCELLI DI VETRO

Ho tenuto il mondo tra le mani,

una volta.

L’ho afferrato così forte,

così fottutamente forte,

che le sue impronte mi si sono conficcate sui palmi.

Sono stata capace d’annusare la libertà,

d’abbracciare la brezza

e bere l’umidità di un respiro.

Sono arrivata a sentire tutto così mio,

talmente mio,

che so che ormai non v’è più ritorno,

non vi sarà ritorno a quei lampi di conoscenza

che altro non sono che uccelli di vetro

che si frantumano quando chiudi la mano,

tentando di renderli tuoi per sempre.

la bella italia

Sono italiana e non mi ci sento.

E non credo di voler vivere qui, non al momento.

Eppure ogni volta che torno,
mi carico
di emozioni speciali
e voglia di combattere.

Solo quando torno
capisco
che sto facendo la cosa giusta,
che la direzione è questa,
devo solo battere di più il sentiero.

Grazie a tutti voi,
a te in particolare.

Non puoi immaginare
quanta forza mi hai dato,
quanto hai acceso in me.

Quante risposte mi hai dato con i tuoi silenzi.

Sunday 17 July 2011

Die Liebe totet























Dea Fortuna,
Sorella Luna:
non vi chiedo di averlo,
se questo non è il mio destino...


Ma se non posso,
vi supplico di addormentarmi per mill'anni,
così potrò sognare di lui....



pic from the web

Die Liebe totet 2


Simile in tutto agli dèi
mi appare l'uomo che ti siede dinanzi
e ti ascolta così da vicino, mentre
parli con lieve sussurro e ridi amabile:
questa visione mi sconvolge il cuore in petto.

SAFFO





e poco manca che muoia..

.non riesco a dormire


mi sento in bilico

avevo dimenticato lo stare appesa ad un filo


TUTTO
dipende da un paio di parole..



il naufragare non m'è dolce affatto,
diciamo che sto proprio annegando




e non vorrei essere più io per diventare un essere umano perfetto degno di te





PIC: me at the hong kong photo festival

beep-beep, drin drin


IL DESTINO DELL'UNIVERSO
CHE DIPENDE
DA UNA TUA CHIAMATA.


Ma te ne rendi conto
della responsabilità che hai?


FA
LA SCELTA GIUSTA,
PER FAVORE