Tuesday 14 June 2011

Bean



Ieri pomeriggio, lungo il torrente, a Granada, Isa mi ha chiesto di pensare a qual è stato uno degli ultimi momenti in cui sono stata più felice. Se avessi dovuto rispondere a questa domanda un paio d'ore dopo, avrei saputo benissimo cosa dire.

Lo stesso pomeriggio, dopo il nostro picnic in campagna, io e Joey decidiamo di andare al teatro Caja, dove sono in programma alcune performances...
Arriviamo con le nostre bici e non può non attirare la mia attenzione una ragazza sdraiata a terra, semi nuda, i seni scoperti, un cappuccio sporco di rosso in testa ed un pollo morto e pelato, senza testa, accanto. La mia mente inizia ad elucubrare...Cosa ci vuole dire? Sta paragonando il corpo femminile a carne da macello tagliata a pezzi? Il corpo della donna come un prodotto da essere comprato e consumato come la carne al supermercato?
Oppure sta condannando l'utilizzo che facciamo degli animali come alimento, sta stabilendo una comparazione tra umano ed animale? I corpi sono corpi, gli esseri viventi uguali, non vi sono gerarchie?
La ragazza, dopo un po', toglie il cappuccio....No, non ci posso credere è BEAN , una ragazza che ha da poco aperto uno spazio chiamato performancespace a due minuti da casa mia a Londra...no, ma dai, non è possibile..
Mi chiede di tradurre la frase "A hood is a home" per gli spagnoli presenti e chiede agli spettatori di urlare questa frase nella loro lingua nativa...Iniziamo ad urlare tutti, rimaniamo io e lei per ultime, un sorriso, un abbraccio, sorellanza..
Emozione di esserci trovate qui, al sole, a Granada, per caso.. a chilometri di distanza, in un mondo diverso dal nostro quartiere grigio ed incazzato..
Bean puzza di gin, è bella e non si preoccupa di andare in giro mezza nuda. è così inglese...
Ora afferro anche uno dei significati che non avevo dapprima colto della sua performance: IL CAPPUCCIO E' UNA CASA. Così, sola e nuda, buttata per strada, con il corpo esposto ai raggi del forte sole e delle persone che la osservano e la fotografano, Bean tiene la testa nascosta in un cappuccio, la sua unica forma di protezione , in quel momento, l'unico rifugio, l'unica casa...


Non credo che le cose succedano per caso. Forse dopo quest'incontro fuori luogo troverò la forza di mettere in scena Humans.


PICS by me. per chi fosse interessato al lavoro di bean può visitare il blog:
beyond-necessity.blogspot.com

1 comment:

Sunshine said...

e infatti si , l'ho messo in scena è stato un successone e avrà già una replica!!