Saturday, 14 May 2011

io lo so che non sono sola anche quando sono sola


Ci sono persone che entrano nella vostra vita
e ci accompagnano anche
solo per un breve
tragitto,
eppure saranno con noi per sempre.

(Pensando a Juanan)












pic Marina di Massa, by me.

macché

HO 29 anni. Ho appena rotto con Lucas. Ne è passata di acqua sotto i ponti e di uomini nel mio letto.
Eppure ci sono ricascata. Sono le tre di notte di un venerdì sera che avevo pacificamente deciso di trascorrere sola, tra pc e libri, tra il tedesco e la poesia, tra blog e siti di case editrici....Ma Facebook mi stava tendendo una losca trappola, non so se odiare la tecnologia o benedirla...Fatto sta che ora mi trovo qui come una deficiente, alle 2.44 di notte, ad aspettare James, che è già in ritardo di 4o minuti rispetto all'orario stabilito. Ho interrotto tutto e sono andata ad elemosinare una birra da Arran e Valeria, una Guinness per scaldarmi un po'...Ed ora tergiverso, ed aspetto quando vorrei tornare indietro di un paio d'ore, che diavolo non l'ho ancora imparato che quando si vuole lavorare Facebook va disconnesso!!
E non è che mi stia esattamente pentendo, alla fine è andata come è andata, ho deciso di rispondere a quel messaggio, in realtà ci speravo che me lo mandasse, se avevo appena controllato il suo profilo, però un po' mi dispiace aver abbandonato i pronomi relativi per una scopata, che tra l'altro arriverà in ritardo e con del vino che influirà sul mio rendimento di domani, che volevo alzarmi presto ed andare in piscina e leggere e prepararmi con tranquillità per domenica, perché domenica avrò un reading e volevo scrivere una bella presentazione, volevo fare una bella scaletta ed essere carina e riposata...
Ormai, ormai non mi resta che vivermela, o spegnere il telefono e dormire..
Gli do ancora 10 minuti, se non arriva giuro fedeltà all' Optimal Deutsch Lehrwerk e sarà l'unico ad avermi per sempre...

Friday, 13 May 2011

Humans

pic, this is where i live by me


We are nothing

but a pile of bodies;

possible, potential carcasses.

Useless, sad, defeated carcasses.

Entrails adrift,

aspirant quarters of bull waiting for our momentary butcher.

With anxiety,

we await our executioner,

we crave it and we loathe it.

Sitting down, we await.

Lying down, we await.

We are pillows soaked in blood,

we are love,

fear and delirium,

we are pure and stagnant water.

Worms and herons

infusing fear;

lambs groping in the darkness

refusing light.

We are open doors

a window closed;

we are panic,

sweetness,

fantasy,

death.

We are opaque colours,

paintings without perspective.

We are the future

and the annulment of Earth,

of the world,

of existence.

We are the Big Bang

and the Apocalypse,

we are God but we live in hell.

We are gelid,

but do not touch us

or you will scald yourself,

turning into ash on contact.

We are the ending,

we are the life,

we are little, huge

and repulsive.

Our eyes

are covered and our ankles tied,

we are free

and barefoot

and our hormones confused.

We are stains of blood

indelible from your path,

we are poetry,

handicap,

earthquake,

paralysis.

We are adrift,

perfect and disgusting.

We are destruction and salvation.

Perdition.

Anything.

Nothing.

We are humans.

Thursday, 12 May 2011

quoting sylvia



am I living half alive?

journals, wed 5h feb '58

RAVANELLI


Per il resto della mia vita, ogni volta che mangerò un ravanello, penserò all'orto delle casette di legno, a mamma e papà, a Joey che li dissotterrava e me li passava..
Penserò a quanto era forte il loro gusto per una bimba così piccola.
E' meraviglioso come la mente associa odori, colori, sapori, ricordi...