Saturday, 3 September 2011

BASTATI




VolE
VO EssERE
La Tua deA

haI scelto l'aPosTaSia,
hai rinNegato il tUO credo,
InfeDele.

alla GoGNa,

ORA,

sPOrCO tRAdiTOre..







NON RIESCO A
FONDERMI CON LA MUSICA...


DOVE SEI??








DOVE SEI?

dove sei ? dove sei?
dove sei ? dove sei?
dove sei ? dove sei?
dove sei ? dove sei?
dove sei ? dove sei?



mi hai cancellata come una frase sbagliata.

io non ci riesco,
non ci riesco


non ci riesco
non ci riesco
non ci riesco.....



SEI SOLO UNO IN PIU'
LO SO
EPPURE FAI UN MALE SPORCO,
TANTO CHE MI BRUCIANO GLI OCCHI.


un altro whiskey e sarai solo passato...


io non sono nulla e tu eri tutto il mio ora.




ma mi salverò,
perché sono così persa
da poter essere ritrovata,
così finita,
da poter essere ricominciata.

martello e chiodi,
attaccherò anche questo al muro
me lo scolpisco nell'anima
e imparo..

ci sono solo io
il resto appare e scompare.
il resto è solo vuoto

LUI E' VUOTO


BASTA CON IL RESTO




BaSTATi

e' un fottuto ordine




PIC FROM THE WEB

ICARO


E l'assenza che duole, ancora.
Diversa, stavolta.
Vera.
Letale.
Sdrucciola sulla pelle quasi fosse lama.
Confonde.
Strazia.
Vacilla.
Spegne me.

Che ricordi stinti,
che inutilità la memoria.
Quante sciocchezze.
Quanta poesia andata persa.
Il sogno sfuma lontano
e la ruvidità della realtà torna a farmi sua prigioniera.

Neppure tu hai afferrato che solo vorrei essere Icaro,
che solo volevo volare e volare e sfiorare il sole anche se solo per un istante.
Neanche tu lo hai capito.
E mi hai sciolto le ali.

Thursday, 1 September 2011

POPPIES IN SEPTEMBER

Mi mancava Londra e non capivo bene perché..
Se avevo il mare, il sole,
l'ottimo vino, il cibo buono,
tutto il tempo che volevo per leggere ...

Ed ora sono qui e ricordo...
Mi mancava il fatto di fare giardinaggio
alle 8 di mattina ed incontrare la vicina che ti parla
di come i suoi girasoli non siano sbocciati quest'anno,
mi mancava il sorriso cheeky di Paul
che non vuole andare a lavorare e cerca scuse,
Kazi che aspetta un bambino
e pedala verso l'ufficio...

Mi mancava
casa,
nell'accezione più banale, tradizionale
ed allo stesso tempo profonda del termine...



PIC: MY POPPIES BY ME

Tuesday, 30 August 2011

KE 6-8018

Leggevo alcune poesie di Anne Sexton,
stanca ho socchiuso le palpebre
e scorto l'immagine di te che fuggivi.
Tre settimane sono tante,
persino io sto dimenticando la consistenza della tua pelle.
"My love,
when you leave in which crevice will you hide?
What signs will remain?"
(A.Sexton)
Provavo a dormire e non ce la facevo
ed allora riaprivo il libro, ma non riuscivo a leggere
quindi tentavo di nuovo di dormire,
ma appena spegnevo la luce
m'assalivano il caldo e l'ansia.
Ansia, ansia di che?
Di perdere te, che manco so chi sei
(che in fondo non so neanche chi sono io
e neppure dove sono).
Ansia di chiudere la mano ed accorgermi che è vuota,
di vedere queste parole morire nel vento,
ansia che la poesia rimanga un astratto sogno,
uno sputo sul tappeto,
una macchia sbiadita.
Io voglio scrivere e lo sto già facendo,
ma desidero fare della poesia la mia unica ragione di vita.
Ansia che tu vada via
ed io via da me, anche,
come l'acqua da una diga, quando viene aperta.
Ansia di morire prima di aver concluso,
ansia di non arrivare mai ad essere ciò che vorrei.

E' martedì e sei sparito da quasi una settimana.
T'immagino passeggiare su altri corpi,
so che lo stai facendo, il che non è un problema,
il problema si porrà se qualcuno di essi t'aggraderà più del mio.
Ma non sarebbe poi una tragedia, nel fondo.
Passerà.

"Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore"
"Hotel Supramonte", F. De André

Passerà, però fa male.
Brucia immaginare ciò che stai facendo.
Cristo se fa male.
Ed era il mio ultimo giorno in Grecia
ed il sole splendeva di nuovo, alto, meraviglioso, perfetto
ed io volevo solo stare nascosta,
solo fondermi con la mia nostalgia,
plasmarmi dentro di lei,
smettere d'essere persona,
diventare aria.



Monday, 29 August 2011

rock n roll suicide


Sono arrivata a sentire

con una tale

intensità

che ora

tutto

mi scorre sulla pelle.

Le cose, gli avvenimenti,

le persone

mi hanno penetrata talmente tanto

che ora mi lasciano fredda.

Sono una scarpa usata,

un lobo dilatato,

un paio di pantaloni vecchi,

un cane maltrattato.

Sono la vagina di una puttana.

Quando tutto filtra in profondità,

dopo,

è necessario avere ogni giorno di più

per tornare a percepire la realtà con tanta forza.



my pic of my painting LOVE IS A FEATHER