Saturday, 12 September 2009

TORRE ASTURA

Pic by Joey Faggio

Desidererei conoscere
la reazione
della tua
perfetta
diafana
pelle
a queste roventi stelle.

Diverrebbero
quell'efelidi
più brune?

Le tue iridi,
grezzo cristallo,
sopportrebbero
l'immensa luce?

Sotto
un cocente
sole
laziale,
il tuo pensiero
torna ad avvolgermi.

Anch'io annaspo nella permanenza.

La luce è diversa.
I suoni, imbambagiati;
l'odore, più forte.
Timpani confusi,
sinapsi lenta.
Attesa,
ricordi,
speranza.
Addii e riconcilii.
Desideri repressi.
Sollevo
questioni
su di te,
su di me, su di noi.
Esistiamo?
Siamo esistiti?
E' una parentesi aperta
o l'abbiamo
chiusa
in fretta?
Quanto durerà questo viaggio
dell'anima?
Ho un volo di ritorno
e nessuna certezza;

c'è una data evidenziata sul calendario:
potrei depennarla.
O ribadirla.
Cancellare il punto interrogativo
posto al suo fianco.
Potrei scriverti.
O no.
Sparire,
meticolosamente occultare
le mie tracce.
Chissà
se mi cercheresti,
se lo faresti con disperazione
o noncuranza.

Sei bello.
Ed ambiguo.
Iridi trasparenti
che celano segreti inaccessibili,
titubanza
e spregio.
Nascondono il sentimento
e rivelano bugie.

Cucciolo disperato
che dimentica in fretta,
che sbatte le ali confuse,
che va non per andare,
va perché non sa stare.

Pesce fragile.
Inquieto,
duplice,
volubile,
ambizioso.
Annaspa nella permanenza,
perde scaglie, il nascituro.
Infante
con diabolica perspicacia,
pagina di vita in fretta vissuta.

Ti rintani.
Che temi?
La verità non ferisce,
è solo saggia, se esiste.
La perfidia, schiettezza.
Non incespicare nei tuoi impulsi.
Resta
o fuggi.
Ma smettila di mentirti.

Delle parole e d'altri demoni.

Sotto il vostro portone, aspetto. Perché l'attesa si sta magicamente trasformando nella mia essenza.
Perché le parole sono fatti, al pronunciarle si materializzano veloci.
Suoni che diventano macigni, sillabe articolate che si fanno cruda realtà. Sintagmi che prendono forma, consistenza.
Riesco a vederli.
Quando verbalizzare è agire, affermare è creare.
Enunciati prepotenti.
Che forza ha, il linguaggio.
Può dettare marcescenza o esplodere in amore e colori fluorescenti.
Uno stesso lemma: glitter o polvere da sparo.

VENTIMILA LEGHE SOPRA I MARI...

La storia si ripete.

Ho appoggiato il mio sedere sul sedile di quest'aereo neppure un minuto fa. I sware. E la mia mente s'è già tramutata in un arrestabile, giocondo vortice di emozioni e progetti. Poesie, traduzioni, quadri, foto che s'affollano nella mia mente.
Quando spostarsi è prendere aria, rinascita temporanea.

Non posso fare a meno di paragonare il mio stato d'animo attuale a quello con cui partii a fine giugno. Allora, l'orlo della crisi di nervi, 2 mesi di quasi-depressione alle spalle, la paura di non farcela. L'impossibilità di vedere una via d'uscita. Un'esistenza che era un buco nero.
Ora, mi sento forte. FORTISSIMA. Ma non come la sono a volte, che mi sento dea in terra per periodi d'infinitesimale brevità per poi riatterrare comune mortale con uno schianto da paura. Ora mi sento forte-umana; cosciente delle mie debolezze, delle 1000 cose che non vanno in me ed attorno a me. Ma sento che ho la forza per cambiarle.
So d'essere un disastro vagante e so che ciò non può andare avanti a lungo anche se mi fa tenerezza questa bimba alla deriva che prova ad esser donna responsabile e non ce la fa. Questa ragazzina che va e rema e va veloce, ma mai sa dove sta andando; che ha perduto la rotta tanto tempo fa, che ha bruciato la mappa con il percorso da altri tracciato per raggiungere il tesoro. Ho boicottato ogni GPS, ho spento il motore ed ammainato le vele. Mi son buttata in acqua, che sia la corrente a guidarmi, ora.
Non ricordo in quale porto ho salpato l'ancora, non so in che acque sto navigando e m'è oscura la riva alla quale approderò. Ma non ho paura, preferisco le vibrazioni dell'ignoto alla frustazione di obiettivi sfumati.

Tuesday, 8 September 2009

Hoy me he dado cuenta...que...

He intentando ser la mejor amante del mundo y he ahí donde ha estado mi fallo.

Giovane.

La cicuta è la sola cosa
giovane che resta. Te ne sei andato.

Anne Sexton.

…Al mio amante che torna da sua moglie

Diciamocelo, sono stata di passaggio.
Un lusso. Una scialuppa rosso fuoco nella cala.
Mi svolazzano i capelli dal finestrino.
Son fumo, cozze fuori stagione.

ANNE SEXTON


Oggi e' stata una giornata all'insegna della poesia. Prima le interviste, punto importante del mio timido esordio letterario, poi sono stata inconsapevolmente trascinata con allegria verso quest'oasi sentimentale di poetesse ammalianti. Questo angolo di metropoli che celava visi radiosi, gioia e speranza. Parole profumate. Al primo testo, la commozione. Al secondo, il sorriso. Al terzo, il sangue incandescente per la voglia di lottare. Al quarto, l'estasi. Era Monica Maggi, che incarnava una poesia di Anne Sexton, quella sopra citata, per l'appunto. L'ascoltavo e le leggevo le parole negli occhi.

Non riesco a dormire, adesso. Sento che domani sara' troppo tardi per perpetuare quest'entusiasmo acceso in me.

Monday, 7 September 2009

YOU
AND ME,
A NO THROUGH ROAD,
HOPE GOT LOST
TIME AGO.

patience is genius (?)

Boarded the train there’s not getting off.

Sylvia Plath “Metaphors”

Non faccio progetti. Non mi piace vederli sfumare. Gli avvenimenti si susseguono ad una velocità impressionante e tutto cambia repentinamente. Ed io continuo a vivere veloce, alla velocità della luce. Ancora. Malgrado me lo fossi promessa, che sarei andata più lentamente. Malgrado mi fossi seduta, respirando profondamente.

Non é durata a lungo.

Di nuovo, voglio tutto e subito. E perfetto.
Di nuovo, mi sento soffocare se non ottengo cosa e chi voglio immediatamente, se non lo stringo forte tra le mani. Il fatto é che so che non starò qui a lungo, le cose scorrono fulminee, si evolvono subitanee ed io voglio vivere il presente fino a
strozzarmi. Come con te, non riesco a pensare a un poi, non mi interessa, so già che non ci sarà. Il nostro tempo assieme sta per scadere. E non te ne rendi conto. Credi che tutto ciò possa durare all’infinito, per questo non hai fretta. Ma io lo so, so che il nostro noi ha le ore contate; vivo più veloce perché ho una maggiore consapevolezza dei fatti. E quindi voglio semplicemente godere di te ORA, perché solo ora é possibile.

Domani é un altro giorno. Non sarò qui, e se ci sarò, non sarò la stessa.


MUERTE POR TRANSPLANTE

Todos los dias uno muere un poco
Pero hay dias en que uno muere mas que otros
Como hoy por ejemplo
[...]
Todos los dias amanezco con una pieza menos.

Gioconda Belli

hollywood just needs me...

Immagini false.
Regista
del sentimento.

Creo all in my brain.

Outside,
there is
nothing.

Soy la puta ama.

Mi merito un Oscar
per la migliore scenografia,
un Nobel
per le più complesse trame.