Thursday, 4 June 2009

Caro L.

La libertà è un’invenzione dell’essere umano, mi hanno detto.
In una prigione siamo nati, in una prigione moriremo. Intrappolati in realtà da noi non volute, incatenati alle nostre origini, ingabbiati nella tradizione, nel sistema.
Impossibile uscire. Un destino condannato alla schiavitù della routine e la ripetizione; giorno dopo giorno lo stesso inutile tragitto, come se realmente stessimo andando da qualche parte, come se realmente ci fosse una via d’uscita. Come se al millesimo cartellino timbrato si potesse davvero aprire una porta. Invece, se ne chiudono decine ogni volta. Ogni volta che facciamo una scelta sensata, ogni volta che facciamo un passo in più verso il “futuro”. Milioni di porticine che si chiudono. A volte ti si sbattono in faccia, con violenza. Altre si chiudono talmente soavemente che neppure te ne accorgi.
Mi hanno raccontato questa storia, questa della libertà. Che bisogna lottare per ottenerla, che se stringi i denti ce la puoi fare. Io non ci credo. Sinceramente, non capisco che cos’è questa tanto decantata libertà. Libera da cosa? Da imposizioni? Dal pregiudizio? Dal condizionamento? Da ordini e dittature? E come ci si libera da noi stessi?

Poi penso a chi, realmente, è chiuso tra quattro mura. A chi non può decidere a che ora mettere la sveglia, a che ora mangiare, cosa mangiare. Qualcuno lo sta autoritariamente decidendo per lui. Penso a chi non può leggere una lettera personale senza che qualcuno l’abbia prima controllata, a chi non può ricevere una telefonata.
Penso a loro e capisco. Capisco il senso di questa parola che è sempre sfuggita ai miei sensi.

Wednesday, 3 June 2009

Mis dos mitades...




No soy una, sigo siendo dos....

Ayer descubri que sigo dividida. Que sigo siendo la misma. Que mi vida tiene mucho mas sentido si tengo los pies puestos en dos realidades paralelas. Que no puedo solo estar en un bando. Que al final mi curiosidad por los dos universos es imparable y termino nadando y dando bandazos de uno a otro...

La pija, la hippie, la empollona, la pasota, la culta, la inculta, la responsable e irresponsable.....

No es nada malo, supongo, solo que pensaba haberme definido, haberme dado una forma mas concreta.


El cuadro Acrílico (46 x 55 cm) de Anna Llenas.

Tuesday, 2 June 2009

Belle de Jour




Os dejo un video de Paco Cifuentes. Un placer comenzar el dia escuchandole. He sido transportada de inmediato a la playa, con un mojito en la mano y buena compañia.

Monday, 1 June 2009

Gulliver

Gulliver era un gigante
grande e potente;
cambio’ universo ed era piccolo
e senza speranza.
Era Dio
e divento’ schiavo;
era padrone
e divento’ cane bastonato.

Ogni mattina,
a seconda del piede
con cui scendo dal letto,
come Gulliver mi catapulto
in un differente universo.
Questo primo, basilare gesto
orienta la mia giornata
verso il successo
o la distruzione,
verso l’amore
o il fallimento.
Come Gulliver ogni mattina,
posso nascere regina
o spazzina,
guerrigliera
O madre affettuosa.
Ogni mattina
mi sento una piccola Gulliver,
potente o disarmata,
enorme o minuscola,
principessa onorata
o sguattera afflitta dalla vita.

Ogni mattina,
rivolto le tasche della mia esistenza,
osservo quell che mi aspetta
e sorrido,
cosciente che ogni vicissitudine
mi servira’ ad essere,
il giorno dopo,
una Gulliver migliore.

PORQUE....

eres la cafetera con el café de las mañanas. El mejor ansiolítico. Mi vodka con limón. Mi pendiente perdido. El mensaje en el contestador. Mis dias de risa y de llanto. El saludo en la estación.

Porque eres Madrid y Barcelona, y Paris y todas las ciudades con nombres bonitos que llevo en mi corazón. El plan postergado. El beso en el andén. La risa con la que quiero despertar. El mensaje inacabado. La ducha matutina. Los zapatos rojos con los que sueño. Mi mente incoherente.....mi batalla ganada...mi..

Eres todo eso y algo mas...

Aunque por sopresa hay dias que pasas de ser TODO a ser NADA.