Thursday, 16 June 2011

eretico


Mari e monti ho attraversato,
sei riuscito a sperdere le tue tracce nei più remoti angoli del mondo.
Ho smesso di starti alle calcagna da un pezzo,
volo libera ormai.

Ma in questo deserto,
in ogni singolo minuto è a te che va la mente,
tu che sei dall'altra parte dell'oceano cantando i tuoi versi
di passero solitario.

Così a me non resta che tornare gitana
e consolare il mio cuore con passanti.

Tornerò , prima o poi alla montagna,
ed allora tu sarai da questa parte del fiume
e nuovamente mi brucerai nel rogo delle tue braccia ...
Rogo infernale e potente
che brucia tutto in un attimo
senza mai essere per sempre.



PIc: me, Granada, Spain

Wednesday, 15 June 2011

Los cahorros


Che meraviglia oggi, la Sierra Nevada, le cascate,
la natura dopo tanta Londra.
Ne è valsa la pena
malgrado i 10 chilometri sotto il sole cocente in bici, la salita.
Emozionante.
Tutto stupendo,
se non fosse solo
che ogni volta che vivo un bel momento
penso a te e so quanto ti piacerebbe essere qui
a camminare tra le montagne con me
a guardare una performance in un bel teatro,
oppure a mangiare questi enormi pomodori rossi e saporiti,
mica come quelli di Tesco,
piccoli ed anemici,
che sono gli unici reperibili da noi...
Ogni cosa bella è accompagnata dal pensiero di te,
e mi chiedo se mai ci sarà una fine a questa storia,
che dura esattamente da due anni eppure non è mai esistita.
Avverrà mai la vera fusione tra nord e sud,
deciderai finalmente di gettare l'ancora del tuo cuore sul mio corpo?
Se non ne hai la forza, o la voglia,
per favore vattene una volta per tutte,
che questa marea di addii e ritorni mi sta logorando lo spirito.




PIC by me.

Tuesday, 14 June 2011

ancora in viaggio

E' solo quando si torna che si diviene coscienti del cambiamento.
Difficile percepirlo nella distanza.


E' bello anche scoprire che,
malgrado il cammino compiuto,
tornare indietro non rappresenterebbe necessariamente
un'involuzione.

SABOR DE VENDIMIA

Después de todo,
el alma,
afortunadamente,
es como el vino.
Que me beba quien me ame,
que me saboree.

Gioconda Belli

occhi


Ho viaggiato
al Sud del mondo
ed ho conosciuto un uomo
che aveva i tuoi occhi.

Bean



Ieri pomeriggio, lungo il torrente, a Granada, Isa mi ha chiesto di pensare a qual è stato uno degli ultimi momenti in cui sono stata più felice. Se avessi dovuto rispondere a questa domanda un paio d'ore dopo, avrei saputo benissimo cosa dire.

Lo stesso pomeriggio, dopo il nostro picnic in campagna, io e Joey decidiamo di andare al teatro Caja, dove sono in programma alcune performances...
Arriviamo con le nostre bici e non può non attirare la mia attenzione una ragazza sdraiata a terra, semi nuda, i seni scoperti, un cappuccio sporco di rosso in testa ed un pollo morto e pelato, senza testa, accanto. La mia mente inizia ad elucubrare...Cosa ci vuole dire? Sta paragonando il corpo femminile a carne da macello tagliata a pezzi? Il corpo della donna come un prodotto da essere comprato e consumato come la carne al supermercato?
Oppure sta condannando l'utilizzo che facciamo degli animali come alimento, sta stabilendo una comparazione tra umano ed animale? I corpi sono corpi, gli esseri viventi uguali, non vi sono gerarchie?
La ragazza, dopo un po', toglie il cappuccio....No, non ci posso credere è BEAN , una ragazza che ha da poco aperto uno spazio chiamato performancespace a due minuti da casa mia a Londra...no, ma dai, non è possibile..
Mi chiede di tradurre la frase "A hood is a home" per gli spagnoli presenti e chiede agli spettatori di urlare questa frase nella loro lingua nativa...Iniziamo ad urlare tutti, rimaniamo io e lei per ultime, un sorriso, un abbraccio, sorellanza..
Emozione di esserci trovate qui, al sole, a Granada, per caso.. a chilometri di distanza, in un mondo diverso dal nostro quartiere grigio ed incazzato..
Bean puzza di gin, è bella e non si preoccupa di andare in giro mezza nuda. è così inglese...
Ora afferro anche uno dei significati che non avevo dapprima colto della sua performance: IL CAPPUCCIO E' UNA CASA. Così, sola e nuda, buttata per strada, con il corpo esposto ai raggi del forte sole e delle persone che la osservano e la fotografano, Bean tiene la testa nascosta in un cappuccio, la sua unica forma di protezione , in quel momento, l'unico rifugio, l'unica casa...


Non credo che le cose succedano per caso. Forse dopo quest'incontro fuori luogo troverò la forza di mettere in scena Humans.


PICS by me. per chi fosse interessato al lavoro di bean può visitare il blog:
beyond-necessity.blogspot.com

Monday, 13 June 2011

andare..tornare...-


Viaggiare serve a scoprire luoghi dentro noi stessi.


Non è tanto cosa vedi, chi vedi,
è come tutto questo ti metta in contatto con parti di te
sconosciute oppure dimenticate
che ha importanza...



pic: Paris, Centre Pompidou, by me.

Sunday, 12 June 2011

Guerrilla Gardening





Perché quando torno a casa dopo una giornata di merda
e vedo le mie graziose piantine, che resistono tra il cemento,
che fioriscono malgrado il sole non sia troppo preparato a splendere,
capisco che vale la pena..la pena di vivere, di lottare...

Questi esserini sono una delle cose che più mi riempie di gioia,
ciò che mi fa capire che alcune volte se impieghi tempo ed energia,
poi i risultati arrivano....
Loro sono una delle cose che più mi danno piacere e rendono felice.
Al mattino appena sveglia apro la porta e mi affaccio a vedere come stanno,
quando torno controllo che siano state bene durante la giornata....

Sono le mie bambine, le mie piccoline,
le poche di cui ho ancora entusiasmo di prendermi cura...



PICS: MY LOVELY GARDEN IN HACKNEY WICK, BY ME.