Tuesday, 23 June 2009

10 giorni....

Sono passati dieci giorni.

Dieci giorni dall’unico nostro reale momento. Il resto é stato insensata, confusa, inutile finzione.

Dieci giorni.

Milioni di facce nuove, numeri di telefono collezionati, chiamate tralasciate, messaggi a cui non ho voluto rispondere. Non posso non notare gli sguardi insistenti dei passanti, ma sguardi rimangono. E’ te che voglio.

Ho cercato, per l’ennesima volta, di dimenticare tutto. Ci ho provato in mille maniere. Nell’apice della paranoia stupefacente eri tu che mi tornavi alla mente; non importava il grado, non importava la consistenza.

Ed ero cosí felice, stamattina. Mi ero svegliata senza il pensiero di te alla mente, attiva. Libera. Avevo preso la bici e pedalato due ore, poi dipinto, esorcizzato la rabbia e la frustrazione. Avevo dormito senza sognarti.

Ma é bastata una parola. Una stupida parola e sei di nuovo qua, ad occupare i miei sogni e popolare i miei incubi. Che assurdità, capire ora che ho bisogno di te, che la mia serenità dipende da un tuo cenno, dalla tua presenza. Io, che sono Wonderwoman, io la supereroina, quella la cui pace nessuno puó intaccare, not even myself. Io, primavera Botticelliana che marcisce nell’attesa di te. Io, che impazzisco nel contare le ore, vergine stuprata dal tuo sorriso e le tue carezze.

No comments: