Non ho voglia di cercare lavoro, oggi. Non oggi che Londra sembra essersi ricordata dell’esistenza dell’estate. Voglio sudare sotto il sole di Victoria Park, andare alla Nettie Horn e vedere il lavoro di Simon, poi fare hula hop. Voglio per un giorno tornare al mio mondicino di Sunxy In Wonderland, dove ci si dimentica di mangiare, i soldi non esistono e tutti cantano invece di parlare. Dove il primo gesto quotidiano é annaffiare le piante di un nomade giardino metropolitano e dove ci si addormenta grazie al soave cantico di poesie.
Si respira amore in questo sabato d’agosto, lo respiro anche se mi sento tremendamente sola, senza Nati e pensandoti a mille miglia distante, cucinando per qualcuno che non sono io, passeggiando accanto a qualcuno che non sono io. Addirittura io respiro amore, respiro il calore di quel nostro abbraccio infinito, di quell’arrivederci confuso e non portato a termine. Sento vive le pulsazioni dei nostri cuori ed il brontolio del tuo stomaco, sento le tue note sussurrate al mio orecchio, si ripetono costanti e non mi lasciano in pace.
Seduta sull’erba, gambe incrociate, prego, in questa maniera un pò strana come faccio spesso. Prendo fiato ed allontano le energie negative; ti mando il mio profumo attraverso mare, rocce ed alberi. Provo a comunicare con te, ti cerco attraverso le onde sonore ed il meridiano di Greenwich.
Dicono che chi ha Venere in Acquario é inaffidabile in amore, ma che i Capricorno quando scelgono, scelgono. E non a caso. Aspetterò.
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