Tuesday, 29 September 2009

“Per averti snocciolo il tempo”

Quest’emicrania proprio non vuole smettere. Mi sta perseguitando dal momento in cui ho messo piede in terra natale. A volte, si affievolisce per poi tornare con forza annientatrice. Fitte che mi martellano i pensieri, che mi trapanano la membrana cerebrale.
M’interpello sull’origine di questa cefalea che m’assale con ripetuta insistenza. Ora, si sta espandendo alla zona posteriore, alla nuca ed ai suoi lati. Scenderà fino al collo, invadendo la zona cervicale con lievi, ma acute punture di spillo. E s’insedierà imperterrita per ore, fino a diventare parte di me.


Penso troppo, lo so. Un pensare sterile, un rimuginare gli eventi volendo predirre il futuro: il più distante ed il più prossimo. Non un riflettere razionale, bensí un arrovellarsi su fatti che non posso stringere in pugno, facendo progetti impalpabili, sognando il presente invece di viverlo, a volte. Affibbio a tutto ciò la causa delle persistenti cefalee.
Poi, vi penso meglio; esamino le condizioni atmosferiche, la latitudine, la longitudine, le temperature, la pressione e giungo ad un’altra conclusione.

È solo l’assenza di te.

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