Sembravi un cadavere
con le tue spalle bianche,
la faccia scavata
e quelle mosche che ti ronzavano attorno.
Sembravi
finta
e spacciata,
troppo ossuta per essere libera.
Non eri più figlia della luna,
la divinità in te affievolita dal peso del denaro.
Sguazzavi nelle secrezioni del rimorso
e calpestavi i resti di ciò che viene chiamato benessere.
Se mi chiedessero che ne è di te,
risponderei che ora sei un ragno nero
che disperatamente cerca di afferrare quelle mosche.
Se mi chiedessero che ne è di te,
risponderei che sei morta,
affondata nelle sabbie mobili delle circostanze.
Sei persa nella tua dimora,
sei sola tra la tua gente,
sei scomparsa in quella puzza di nitrato di sodio e solfato di rame
che ti sei tirata dietro.
Sei diventata loro senza mai essere stata tua.
pic of a graffiti by el ninio de las pinturas taken by me in Granada
3 comments:
se sai rispondere a quelle domande vuol dire che la conosci piuttosto bene.
chissa' se la conosco bene, pensavo di si e poi mi sono accorta di non averla mai incontrata
esistere senza resistere
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