Ti chiamerò Iago nei miei sogni.
Infido eppur seducente alfiere,
infiniti Cassio aizzerai alla rissa
e da mille Otello allontenerai vergini Desdemone
per fugacemente affidarle alla nostra alcova.
Proclamerai il tuo credo nella supremazia del demonio,
io in quella della lussuria.
In chiunque instillerai il seme del dubbio,
in me quello della vita.
Io sarò per te un’Emilia più fedele,
mai svelerò le recondite intenzioni della tua malignità,
ogni fazzoletto nelle tue mani deporrò senza verbo proferire,
tua schiava nel nostro piacere.
Ti leccherò il membro, il corpo ed i piedi,
striscerò al tuo fianco,
a gattoni ubbidirò, zitta, ad ogni frustata,
consapevole che mi ucciderai, poi.
Accorri Iago,
stermina le mie voglie
prima di assassinarmi
ghigliottina il mio desiderio
prima che sia troppo tardi
straziami prima che ti conducano alla tortura.
10 comments:
l'avrei scritta in rosso su nero. come sangue che zampilla in mezzo al buio
si, buona idea, ma purtroppo con il mio pc posso solo pubblicare testi nel colore che ho scelto..non so come mai, su altri computer posso cambiare colore, non con questo...bho!!
sally...scrivi un blog o altro??non riesco a capire dal tuo profilo..
Qualcuno dice: Con una mano toccami.
Torturami con l’altra.
Iago dentro...siamo tutti bianchi e neri!
urca !
giardigno sei tornato! yeppa!
welcome roberta!! ho fatto un passo da te, che bello!
E crepi la tua idea di volerti annegare! È davvero fuori luogo! Se mai, fatti impiccare per aver avuto il tuo piacere; altro che annegarti per non averlo goduto! (Iago a Roderigo; atto I, scena III)
giardi...grande citazione, molto pertinente e molto me...
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