Donne i cui destini si intrecciano con passati dimenticati, donne che sopportano il peso dell’umanità, che vogliono, ma non possono dimenticare. Donne dalla forza di ciclopi, che si alzano e rialzano, malgrado qualcuno sia sempre pronto a farle a pezzi. Donne che dimenticano sé stesse quando entrano nel bieco turbinio del progresso; donne appesantite dalla responsabilità, ma che continuano a volare leggere con le loro ali, albine di purezza.
Donne magiche, che trasportano sulla pelle i segni del dolore e del piacere, massicce e diafane, regine e schiave, vedove colorate. Vedove di sé stesse, delle mille parti loro che hanno dovuto abbandonare lungo il cammino.
Streghe, fate e fattucchiere, detentrici di segreti pericolosi al potere, donne antenate dell’intera, futura umanita’.
Ogni giorno ne passano 1000 al mio fianco: guerrigliere mascherate, principesse ricoperte dagli stracci del condizionamento, bambine solo in apparenza cresciute. Mi passano accanto, le miro ed ammiro, pietre migliari di ogni cammino, anche del mio seppur a me sconosciute, moderne stele pronte a ricordarmi chi in realtà sono. Le miro ed ammiro, sapendo che anch’io sono una di loro. Una di queste donne pesanti, che portano sul cuore il peso di lacrime mai versate e sulle spalle le conseguenze di ogni errore. E ciononostante ridono felici perchè sanno che tutto questo peso é ciò che le rende libere, é ciò che le rende padrone di sé stesse, incolumi ai dettami degli inetti. Le miro ed ammiro, queste donne pesanti di saggezza.
No comments:
Post a Comment